Alla fusione nucleare mancano dieci anni da sempre

Aggiungiamo al contenuto del condivisibile articolo che, cavalcando le emergenze una dietro l’altra, i governi, certamente quello iper liberista italiano, stanno facendo passare strumentalmente come necessarie, e scambiando le cause con gli effetti, misure che in precedenza erano già state archiviate o da referendum popolari o comunque da conclusioni di dibattiti etici o ancora da raccomandazioni di commissioni di esperti: ad esempio di quanto affermiamo si considerino i dibattiti o le decisioni già prese su:
–l’apertura delle centrali a carbone (in realtà nemmeno mai chiuse), e la semplice sostituzione di geografie di approvvigionamento del gas
–il ritorno al nucleare di terza generazione e il rilancio di quello di quarta generazione (che non esiste) o addirittura
–spingere e illudere sempre più, per prendere tempo e non focalizzarsi su risparmi e rinnovabili, sul sacro Graal della fusione,
–l’introduzione in agricoltura delle coltivazioni con sementi brevettate e OGM (tema tanto caro agli americani e alle loro pervasive multinazionali) con la scusa che adesso si è scoperto che la nostra produzione agricola e di cereali, nonchè il mangime per gli animali, dipendevano essenzialmente da produzioni delocalizzate anche nell’Europa dell’Est
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