Considerazioni sull’intervista alla nuova assessora all’ambiente di Pesaro

A seguito dell’intervista del 10 gennaio apparsa su “Il Resto del Carlino” dal titolo “Sì al biodigestore, ma con le compostiere”, il Circolo SEquS di Pesaro ha rilasciato il seguente comunicato stampa.

L’associazione Sostenibilità Equità Solidarietà (SEquS), auspicando alla nuova assessora all’ambiente Maria Rosa Conti di riuscire a dare seguito ai propositi dichiarati, e ringraziandola per l’invito a partecipare al tavolo della sostenibilità, ritiene opportuno fare alcune precisazioni rispetto a quanto espresso nell’intervista da lei rilasciata i giorni scorsi, riguardo al tema del biodigestore ed in particolare al modello di gestione dei rifiuti organici adottato dal comune di Tivoli, sperando che possano esserle di supporto nel percorso che intende intraprendere con l’amministrazione.

Per evitare che il “modello Tivoli” sia frainteso o non correttamente interpretato, ci sembra necessario sottolineare che, in questo specifico contesto, le compostiere di quartiere non sono state abbinate ad un biodigestore anaerobico, bensì ad impianti di compostaggio aerobico. È proprio questo abbinamento che ha permesso di evitare alla città di Tivoli la costruzione di mega impianti quali i biodigestori anaerobici, costosissimi ed avulsi da ogni compatibilità territoriale ed ambientale.

L’Amministratore Delegato di ASA Tivoli, ing. Francesco Girardi, componente del Comitato Scientifico di SEquS a cui è stato sottoposto l’articolo dell’Assessora Conti, asserisce:

L’Assessora Conti, a cui faccio i complimenti per il nuovo incarico Istituzionale, ha avuto occasione, lo scorso ottobre, di visitare gli impianti di compostaggio a scala comunale presenti a Tivoli nel corso di un Eco tour organizzato dalla referente SEquS Pesaro Chrystelle Pelée, a scopo formativo in favore di Amministratori pubblici e cittadini interessati alla sostenibilità. Confidiamo che le sue intenzioni politiche possano presto incidere operativamente riuscendo a dare una sferzata Ecologica alle scelte del Comune di Pesaro e ai nuovi atti di indirizzo da impartire alla Marche MultiServizi”.

Con questo comunicato SEquS vuole ad ogni modo ribadire la sua contrarietà alla realizzazione di impianti come i biodigestori anaerobici (in aperta contraddizione con le compostiere di prossimità) sia per l’elevato impatto ambientale in termini di trasporto dei mezzi pesanti, sia per l’incompatibilità dei digestati risultanti con le pratiche agricole ed il recupero di materia imposto dall’UE agli Stati Membri.

Se l’Assessora, che ha potuto vedere in concreto l’efficacia delle compostiere di comunità a Tivoli è quindi convinta di voler sostenere la loro diffusione, dovrebbe, a nostro giudizio, avviare un importante processo di revisione dell’attuale approccio alla gestione dei rifiuti organici considerando che, se distribuite in numero sufficiente sul territorio, le compostiere di quartiere sarebbero già in grado di lavorare quantitativi nettamente superiori ai volumi di rifiuti prodotti dal nostro territorio, evidenziando di conseguenza la NON necessità di un biodigestore anaerobico.

Altrettanto importante la valutazione degli interessi politici e/o economici che un impianto di questo tipo comporta, pensiamo solo al transito giornaliero inquinante e rumoroso dei camion che porterebbero rifiuti anche da fuori nello scopo di mantenere l’efficienza economica dell’impianto, in netta contraddizione con gli obiettivi che vorremmo prefiggerci, e con l’evidenza dei dati scientifici in materia di crisi ambientale.

Prendendo spunto da queste considerazioni, ciò che in ultima analisi riterremmo doveroso è che, le amministrazioni che si dichiarano a favore dell’ambiente, ma soprattutto le forze politiche aventi storicamente come valore identitario la difesa dell’ambiente, possano perseguire con la dovuta integrità scelte realmente sostenibili, senza essere costrette a sottostare a quei compromessi che i meccanismi politici del consenso troppo spesso impongono.

Il Circolo SEquS di Pesaro

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