Elezioni USA, Specchio del mondo
di Jacopo Rothenaisler.
All’Election Day 2020 c’è stata una mobilitazione senza precedenti recenti. Pur tradizionalmente collocato non in un giorno di festa ma in un martedì feriale come gli altri, alle presidenziali si è raggiunta l’affluenza record di oltre il 67% di votanti. Il 47,2% dei votanti, ben 73.712.282 di elettori, hanno votato per Donald Trump. Un dato straordinario. Poco conta infatti il profilo umano e psicologico di Trump, ancor meno interessa indovinare le modalità che sceglierà per uscire dalla Casa Bianca. Molto di più conta l’enormità di questo consenso, solo casualmente e fortunatamente arginato dalla pandemia da Covid scoppiata nell’anno elettorale. Da dove viene e perché dobbiamo, come ben han fatto gli americani, preoccuparcene? Riflettendoci, provo un brivido alla schiena, perché è la storia a dirci che sono state le inaccettabili condizioni sociali e l’incertezza degli individui sul proprio futuro a determinare, sempre, una caduta della fiducia nella politica e nei suoi strumenti e a tragiche semplificazioni. Che siamo in uno di quei momenti in cui la democrazia è in pericolo, e non solo negli USA, ci viene dimostrato dalle reazioni ai comportamenti borderline di Trump. Se un esercito di persone hanno continuato ad applaudire Trump a prescindere dal suo comportamento, lo han fatto non tanto perché credessero in tutto ciò che diceva ma perché non credevano più in niente . Se tutto è un imbroglio, allora non importa che il presidente sia un bugiardo. Se tutti i politici sono corrotti, perché storcere il naso se anche il presidente è corrotto. Questa sfiducia nelle istituzioni cresce ben prima della sua entrata in politica. Ampi strati della opinione pubblica non è soddisfatta del sistema politico, anzi vede la politica come il male. Trump, assieme ai vari Bolsonaro, Orban, Le Pen, Salvini, semplicemente sfruttano questo deficit democratico.
Sì, la democrazia è in pericolo in tutto il mondo. La storia si fa adesso.
Riferimenti: Anne Applebaum , The Atlantic, Stati Uniti, 7 Novembre 2020