I limiti dello sviluppo comprendono necessariamente anche la demografia

Riportiamo questo condivisibile articolo dal FQ, sui limiti dello sviluppo in ambito demografico.
“Tornando alla capacità portante, comunque, è ovvio che gli italiani non possono diventare cento milioni. La crescita demografica, come quella economica, non può essere infinita. E se non può essere infinita, e si vive più a lungo, è ovvio che si debba arrestare. La nostra si è arrestata. Una specie che si è battezzata Homo sapiens dovrebbe essere in grado di governare la stabilizzazione, sia economica sia demografica, ed essere conscia che esistono limiti. Invece non lo capiamo e non governiamo razionalmente i limiti naturali della nostra espansione demografica ed economica. Se un individuo cresce troppo di peso si deve mettere a dieta: il suo peso deve decrescere. C’è differenza tra dieta e carestia. La dieta è un regime alimentare studiato scientificamente per riportare il peso entro certi limiti che garantiscano il benessere. La carestia è la mancanza di cibo dovuta a cause esterne, non pianificate da chi ne soffre.
La nostra popolazione è sottoposta a una dieta o a una carestia? Intanto diciamo che è sovrappeso, come lo è la nostra economia. Troppi umani e un’economia di rapina portano alla decrescita del capitale naturale, e questo porta a disastri incontrollati. Ci dobbiamo mettere a dieta. Non lo stiamo facendo in modo razionale. La stabilità economica e la stabilità demografica non prevedono crescite infinite, ma si lascia che siano cause esterne a determinare i limiti. Quando ci sono le crisi ci sorprendiamo. Inconsapevoli che le decrescite siano causate da crescite eccessive. La transizione ecologica richiede che ci si renda finalmente conto che tutto ha un limite, incluse l’economia e la demografia. Dobbiamo imparare a rispettare i limiti.”