Jane Goodall: “Il nostro pianeta è molto malato, ma l’uomo sembra non voler cambiare. Io però non perdo la speranza e vi spiego perché”
Toccante articolo sul pensiero dell’attivista ambientlista e naturalista J. Goodall.

«Credo che il problema sia che, mentre siamo effettivamente le creature più intellettive, abbiamo perso saggezza. Solo quando il nostro cervello così intelligente lavora con il nostro cuore (dove, in poesia, risiedono l’amore e la compassione) possiamo sperare di realizzare a pieno il nostro potenziale umano».
Riteniamo tuttavia che la rivoluzione dal basso non sarà comunque sufficiente, se anche i governi non indirizzino a livello politico, etico, culturale, un cambiamento consistente a livello di paradigmi socio-economci, a partire dalle società Occidentali “sviluppate”, proprio a partire dalla ridefinizione di “sviluppo” e dei suoi inganni semantici, come “sviluppo sostenibile”, che andranno sostituiti con ben-essere equo e solidale e sostenibililtà.