L’agenda climatica dei FFF
Il 25 agosto 2022, esattamente un mese prima delle elezioni politiche italiane, Fridays for Future Italia (FF) pubblica L’Agenda Climatica. Il documento segnala la necessità di considerare il cambiamento climatico come la prima di tutte le questioni politiche. FF ha inviato al mondo della politica una serie di proposte pratiche e realizzabili, accompagnate in appendice da un elaborato schema di reperimento delle risorse finanziare. Ci rammarichiamo del fatto che il documento non sia entrato seriamente nella discussione politica di queste settimane e l’accantonamento sia stato rapido. Nessun partito ha colto nella presentazione dell’agenda climatica l’occasione per rimarcare l’importanza degli argomenti trattati. L’occasione non è stata colta perché nel nostro Paese non c’è un solo partito che condivida seriamente la premessa di FF, ovvero che la questione delle questioni è una e ineludibile, quella espressa a chiare lettere nella premessa dell’agenda alla riga dieci. Il resto per quanto urgente e drammatico segue per importanza.
Per essere precisi, non c’è nessun partito in Parlamento che la pensi come FF ma nella società italiana sono tante le forze organizzate e i singoli cittadini che la considerano una verità provata dai fatti. Tanto astensionismo alle elezioni e nella partecipazione politica nasce dalla schizofrenia della società che si muove o è mossa secondo logiche che non corrispondono ai valori e ai sentimenti delle persone. Se queste energie si potessero convogliare in un’unica forza politica, l’agenda più che un manifesto diventerebbe parte del suo programma.
Torniamo al documento pubblicato il 25 agosto.
L’Agenda Climatica individua cinque temi su cui è possibile intervenire da subito:
Trasporti : ridurre questa importante voce d’inquinamento (25% in Italia), passaggio all’elettrico ma soprattutto ripensare e integrare i sistemi pubblici dei trasporti. Massima attenzione nei confronti dei trasporti aerei: ridurre il numero dei voli e caricare il costo dei biglietti di tasse di compensazione (per voli privati e frequent flyers).
Energia : transizione energetica verso fonti rinnovabili e vietare uso di quelle fossili. Creazione di comunità energetiche locali rinnovabili e solidali, tassare 100% gli extraprofitti delle aziende del settore energetico fossile.
Lavoro : riduzione dell’orario di lavoro e Job Guarantee (lo Stato si impegna a garantire l’accesso a un lavoro ben retribuito, sicuro, tutelato)
Edilizia e povertà energetica : il patrimonio edilizio è il maggior consumatore di energia, quindi continua ad essere prioritario l’efficientamento energetico degli edifici privati e pubblici ma attraverso strumenti più efficienti del Superbonus ; sicurezza energetica ossia diritto universale a una quantità sufficiente e gratuita di energia.
Acqua : ridurre i consumi e gli sprechi; acqua bene pubblico e diritto universale a una quantità sufficiente e gratuita di acqua.
Nell’appendice, che riguarda le risorse economiche a finanziamento delle proposte, sono elencate diverse tasse: rimodulazione aliquote IRPEF, rendite finanziarie inserite in imponibile IRPEF, tassa patrimoniale straordinaria, imposta sui vantaggi ricevuti (donazioni e successione), legiferazione a livello europeo per impedire elusione fiscale dei capitali finanziari e delle multinazionali. Tassa di per sé non è una brutta parola.
C’è infine la riduzione delle spese militari, cancellazione delle opere inutili o dannose, conversione dei sussidi ambientali dannosi.
Abbiamo già parlato dell’elemento più importante dell’agenda climatica di Fridays for Future, che sta nella premessa alla riga dieci. Non è meno importante la costante attenzione per gli impatti sociali che i cambiamenti climatici comportano. L’ambiente infatti è integrato con la vita e il malessere dell’uno implica a catena il malessere di tutte le forme viventi. Nell’agenda si propongono nuovi diritti, tra cui quello di vedere le risorse ripartite in maniera equa e con spirito solidaristico. Si afferma implicitamente il prevalere dei diritti collettivi su quelli individuali, nel segno dell’alzare il livello della discussione e portarlo al di sopra della pura logica materialistica.
Il documento è steso secondo logiche di bilancio. Si riportano sempre costi e benefici e si chiude con una tabella di sintesi e con un differenziale positivo.
Prorompenti le proposte di Job Guarantee, d’imposta sui vantaggi ricevuti e la revisione del sistema dei sussidi economici.
Grazie a FF per avere elaborato un così bel documento!
di Paolo Galli, associato a SEquS dal circolo di Milano (in formazione)