L’ENERGIA SE PRODOTTA A SCAPITO DI TERRA E ALBERI NON È” PULITA”: E’ “ENERGIA SPORCA”
A coloro che non si fanno travolgere dall’isteria di una “transizione energetica” separata da una “transizione ecologica”.

Posiamo uno “sguardo ribelle” sulla narrazione della “crisi energetica” condizionata da coloro che hanno inquinato e lucrato sulle fonti fossili e ora vogliono lucrare per produrre energia sacrificando risorse naturali vitali per la vita sulla terra: suolo e alberi.
Le superfici alternative senza “tagliare alberi” e “consumare suolo” ci sono, eccome:
i tetti degli edifici (per una superficie di circa 3 500 chilometri quadrati in Italia, al di fuori dei centri storici, dati ISPRA) così che singoli cittadini, famiglie, aziende che vivono in un determinato territorio possono associarsi in “comunità energetiche” e utilizzare localmente l’energia elettrica prodotta e ricavata dalle superfici già artificializzate di loro proprietà. Le “comunità energetiche” sono un’occasione imperdibile per rendere la produzione di energia più “democratica”, più “ecologica” e “risparmiare suolo agricolo”;
a cui si possono aggiungere le superfici di aree di parcheggio, le superfici in corrispondenza di alcune infrastrutture, in aree dismesse o in altre aree impermeabilizzate.
L’ENERGIA E’ PULITA SE LA RICAVIAMO DAL “NULLA ECOSISTEMICO” DELLE SUPERFICI PERDUTE.
Commento e articolo segnalatoci da D. Schiavon, associato SEquS.
https://www.ilvizzarro.it/articoli/attualia/energia-sporca-ecco-perche-siamo-contro-l-eolico-selvaggio.html