Oggi 2 Agosto è “l’Overshoot Day” globale: abbiamo già consumato le risorse rinnonvabili disponibili per quest’anno
L’Overshoot Day dell’Italia è stato addirittura il 15 maggio. Per le regioni del Nord Italia sarebbe addirittura molto prima, tipicamente attorno febbraio/marzo.
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/ambiente-oggi-overshoot-day

“Come si fa a ritardare l’Overshoot day?
Si può ritardare di 13 giorni, riducendo di un terzo tutti gli sprechi alimentari oppure di 26 giorni, raddoppiando l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Ma, ancora: piantare alberi in tutti i luoghi dove in questo momento è possibile farlo sulla terra lo ritarderebbe di soli otto giorni. È interessante anche vedere la potenza di una o dell’altra soluzione. Parliamo tantissimo di piantare alberi ma ridurre gli sprechi di cibo vediamo che è ancora più potente oppure dimezzare il consumo di carne globalmente lo farebbe avanzare di almeno 30 giorni.”
“Qual è la soluzione più importante e immediata?
Dobbiamo andare a ridurre e ad azzerare le emissioni. Questa è l’unica cosa che viene trascurata, omessa e dimenticata in nome di una pseudo economia che però non regge. Investire in energie rinnovabili, lasciare il carbone, il petrolio e il gas sottoterra: tutto questo porta più lavoro e più profitti. Abbiamo le conoscenze e i soldi per farlo.”
La parola chiave è sempre ridurre. Per L’Italia, portare l’Overshoot Day al 31 dicemre significherebbe, matematicamente, ridurre i consumi e le emissioni, gli scarti, di circa il 65%. Certo, settore per settore, sostanza per sostanza, ci sono numeri diversi, cosi pure ogni fascia sociale ha un suo “tasso di responsabilità” medio, ma certamente tutti nella loro misura dovrebbero ridurre qualcosa per rientrare nei limiti di sostenibilità planetaria. Parlando di riduzione degli sprechi, certamente le classi più agiate sono quelle che tipicamente dovrebbero ridurre di più, pro capite, ma complessivamente, le emissioni e i contributi nocivi derivano maggiormente dalle classi medie e povere, proprio per la loro prevalenza numerica.
Premesso che delle rinunce dovremmo farle tutti, non si tratta qui di chiedere ai poveri di decrescere ancora di più ma per lo meno, di mettere tutta la popolazione in grado di ridurre gli sprechi pià evidenti, derivanti ad esempio dai dispendi energetici evitabili degli edifici, di migliorare le pratiche di vita quotidiane, adottare stili di alimentazione più sostenibili, discostarsi dalle pratiche consumistiche……
Ma senza una guida politica e dei governi sarà comunque difficile attuare qualsivoglia riforma, non fosse altro perchè manca proprio la consapevolezza di queste problematiche nella popolazione, finchè i governi e i media terranno questi enormi problemi sotto il tappeto.