Posizione del direttivo di SEquS sulla gestione pandemica e sulla campagna vaccinale Covid-19

CORSO LA GESTIONE DEL RISCHIO COVID-19 IN AZIENDA

In relazione alle varie problematiche connesse alla Pandemia, oltre a richiamare quanto espresso nel libro del nostro Presidente Maurizio Pallante ( “Ultima chiamata. Cosa ci insegna la pandemia e quali prospettive può aprirci – Ed. Lindau 2021 “), dichiariamo che SEquS si riconosce nella posizione espressa da Amnesty International e riportata qui di seguito (vedi il link a fondo articolo).
Aggiungiamo e segnaliamo inoltre le seguenti osservazioni :

1) La grave iniquità di distribuzione globale dei vaccini, tuttora protetti da brevetti che le case farmaceutiche si vogliono tenere ben stretti per massimizzare i loro profitti, verso i Paesi a basso e medio reddito. Appoggiamo quindi tutte le iniziative nazionali ed internazionali finalizzate alla sospensione dei brevetti. Ma siamo anche consapevoli che ciò non è sufficiente. Occorre inoltre impegnarsi perché tutti nel mondo abbiano facoltà e libertà di accesso al vaccino, gratuito per chiunque ne abbia bisogno. Il problema del diritto ai vaccini è come garantirlo. Come far sì che la comunità internazionale possa renderlo disponibile ai cittadini di quegli Stati che non sono in grado di garantirlo. E’ in tale direzione di equità e solidarietà che, con l’impegno di tutti, occorre operare.

2) SEquS ritiene indispensabile che il tema di UNA SANITA’ PUBBLICA, NAZIONALE E DI PROSSIMITA’ assuma nel dibattito politico una posizione centrale e che vadano rivendicate scelte precise in questo senso, allontanando la visione prevalentemente privatistica che si è affermata in questi ultimi decenni e che continua ad emergere nelle scelte del Governo Centrale e di alcune Regioni. Secondo la fondazione GIMBE, solo nel periodo 2010-2019 fra tagli e minori entrate il Sistema Sanitario Nazionale ha perso 37 miliardi di euro (QUI il report completo), e nell’era COVID e PNRR il rischio è che l’allocamento dei fondi stanziati per la Sanità, poco più dell’8% del totale (previsti per la riorganizzazione dell’assistenza territoriale e per il potenziamento tecnologico degli Ospedali), sia reso inefficace dalla cronica carenza di personale medico e infermieristico (leggi QUI e QUI)

3) SEquS si impegna a supportare la petizione pubblica “Il Ministro della Salute blocchi la non-riforma sanitaria della Lombardia Moratti-Fontana” , promossa da Medicina Democratica e dal Coordinamento lombardo per il diritto alla salute , che si prefigge di combattere la recente proposta di ulteriore riforma della sanità lombarda in chiave privatistica, e che potrebbe poi essere strumentalmente presa ad esempio dalle altre Regioni. E’ quindi necessario che il Ministero della Sanità ed il governo intervengano per bloccare la legge regionale lombarda 22/2021.


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Ecco la posizione di Amnesty International che SEquS sottoscrive:

La recente comparsa della variante Omicron è un chiaro promemoria di ciò che accade quando non riusciamo a mettere i diritti umani in primo piano in tutti gli sforzi per affrontare la pandemia. Amnesty International continua a ribadire la necessità che gli stati adempiano ai loro obblighi in materia di diritti umani al fine di promuovere una distribuzione equa e globale dei vaccini per contrastare l’emergere di varianti pericolose che continuano a mettere a rischio la vita di molti.

Nel settembre 2021 Amnesty International ha lanciato la campagna “100 Day Countdown: 2 miliardi di vaccini ora!” per chiedere agli stati e alle aziende farmaceutiche di garantire un accesso equo ai vaccini Covid-19 in modo che almeno il 40% delle persone nei paesi a basso e medio reddito potesse essere vaccinato entro la fine del 2021. Questo obiettivo non è stato raggiunto.

Fin dall’inizio della risposta alla pandemia, le sezioni nazionali di Amnesty International, insieme al Segretariato internazionale dell’organizzazione, hanno monitorato lo sviluppo e l’attuazione delle misure di salute pubblica adottate dai singoli stati.

Con riferimento al contesto italiano, Amnesty International Italia continua a sollecitare il governo ad ancorare i propri interventi ai principi di legalità, legittimità, necessità, proporzionalità e non discriminazione. Qualsiasi politica di salute pubblica, inoltre, deve essere basata sull’evidenza scientifica più aggiornata e verificabile, motivata da comprovate ragioni oggettive e accompagnata da metodi di comunicazione chiari e trasparenti.

Necessità, proporzionalità e temporalità

Lo stato di emergenza nazionale in vigore in Italia da quasi due anni e che è stato recentemente prorogato fino al 31 marzo 2022 dal decreto-legge 221/2021, non è previsto dalla Costituzione ma trova fondamento giuridico nel decreto legislativo 1/2018, in cui si prevede che il Consiglio dei ministri possa deliberare lo stato di emergenza di rilevanza nazionale al verificarsi di determinati eventi, in deroga a qualsiasi disposizione vigente. Amnesty International Italia sollecita il governo a riconsiderare attentamente se prorogare la misura oltre il 31 marzo 2022, in quanto tutte le misure di carattere emergenziale devono rispondere ai principi di necessità, temporaneità e proporzionalità. Inoltre, Amnesty International Italia sollecita le autorità italiane – in primis il governo, l’Aifa, l’Istituto superiore di sanità e la Protezione civile – a promuovere forme di comunicazione chiare e inclusive per garantire alla popolazione l’adozione di comportamenti responsabili per la tutela dell’incolumità collettiva e seguire le linee guida di salute pubblica. L’organizzazione per i diritti umani apprezza il costante monitoraggio sull’andamento dell’epidemia, come risulta, ad esempio, dall’ultimo aggiornamento nazionale pubblicato il 7 gennaio 2022 dall’Istituto Superiore di Sanità[1].

Accesso ai vaccini Covid-19 e vaccinazione obbligatoria

La campagna di Amnesty International per estendere la possibilità di accedere ai vaccini Covid-19 per tutte le persone, indipendentemente da chi siano e da dove vivano, è un modo importante per proteggere il diritto alla salute delle persone e garantire la protezione dal Covid-19. Avere accesso a informazioni accurate, tempestive e accessibili è anche una componente cruciale del diritto alla salute, in modo che gli individui possano prendere decisioni informate sulla propria salute. Mentre riconosce la legittima preoccupazione degli stati di aumentare i tassi di vaccinazione come parte di un’efficace risposta di salute pubblica al Covid-19, Amnesty International non sostiene i mandati di vaccinazione obbligatoria generalizzati ed esorta gli stati a considerare qualsiasi requisito di vaccinazione obbligatoria solo come ultima risorsa e se questi sono strettamente in linea con gli standard internazionali sui diritti umani.

Sebbene sostenga che gli stati debbano concentrarsi sull’aumento dell’adesione volontaria al vaccino, Amnesty International riconosce che ci sono alcune eccezioni limitate che possono permettere agli stati di imporre l’obbligo di vaccinazione, purché questi requisiti soddisfino i principi di legalità, legittimità, necessità, proporzionalità e non discriminazione. Questo significa che ci sono casi in cui l’obbligo di vaccinazione può essere giustificato, purché sia stabilito dalla legge, ritenuto necessario e proporzionato a uno scopo legittimo legato alla protezione della salute pubblica, e fornisca garanzie e meccanismi di monitoraggio per assicurare che questi requisiti non si traducano in violazioni dei diritti umani. Inoltre, tutti gli stati devono assicurarsi che qualsiasi proposta di obbligo di vaccinazione sia mirata, limitata nel tempo e adottata solo come ultima risorsa. Deve anche essere accompagnata da una logica basata sull’evidenza che spieghi perché l’obiettivo non possa essere raggiunto con misure meno restrittive.

Il Green Pass rafforzato

Per quanto riguarda il Green Pass rafforzato recentemente approvato, deve trattarsi di un dispositivo limitato nel tempo e il governo deve continuare a garantire che l’intera popolazione possa godere dei suoi diritti fondamentali, come il diritto all’istruzione, al lavoro e alle cure, con particolare attenzione ai pazienti non-Covid che hanno bisogno di interventi urgenti e non devono essere penalizzati.

In ogni caso, Amnesty International Italia chiede che siano previste misure alternative – come l’uso di dispositivi di protezione e di test Covid-19 – per permettere anche alla popolazione non vaccinata di continuare a svolgere il proprio lavoro e di utilizzare i mezzi di trasporto, senza discriminazioni.

Il diritto di manifestazione pacifica

Un altro diritto fondamentale che deve essere protetto è il diritto di manifestazione pacifica. Anche se ad oggi non ne risulta un’effettiva compressione a seguito della direttiva della ministra dell’Interno del novembre 2021[2], Amnesty International Italia continuerà a rivendicare il diritto a manifestare pacificamente forme di dissenso e a garantire il diritto di cronaca degli operatori e delle operatrici dell’informazione, denunciando ogni atto di aggressione o violenza ingiustificata nei loro confronti.



[1] https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_5-gennaio-2022.pdf

[2] Si veda la Direttiva n. 11001/110(32) recante indicazioni sullo svolgimento di manifestazioni di protesta contro le misure sanitarie anti-COVID-19

https://www.amnesty.it/posizione-di-amnesty-international-italia-sulle-misure-adottate-dal-governo-per-combattere-il-covid-19/

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3 risposte

  1. SEMY ha detto:

    SONO NAZISTI PERCHE’ LEDONO IL DIRITTO AL CONSENSO.
    IL DIRITTO AL CONSENSO E’ SANCITO NEL CODICE DI NORIMBERGA E IN ALTRI TRATTATI INTERNAZIONALI (CARTA DEI DIRITTI DELL’UE, CONVENZIONE DI OVIEDO…). L’ART. 32 COST., SECONDO COMMA, RECITA:
    La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
    STANNO TOGLIENDO IL DIRITTO DI DIRE NO. DOMANI, ANCHE IL VACCINATO CONVINTO NON POTRA’ PIU’ DIRE DI NO.
    QUESTO E’ NAZISMO SANITARIO.
    GREEN PASS = NAZI PASS
    TOCCA A NOI LOTTARE INSIEME PRIMA CHE SIA TARDI, MA NON CON INUTILI MANIFESTAZIONI:
    V_V, FORZA DI LOTTA NON VIOLENTA PER DIRITTI E LIBERTA’
    https://t.me/entra_in_v_v
    https://telegra.ph/Entra-in-V-V-09-02

    • Fabrizio Cortesi ha detto:

      Vi sono certamente aspetti di incostituzionalità “legalizzati” in questa norma fatta passare per emergenziale, in realtà squisitamente e unicamente politica, e di fatto, unico caso italiano, relativamente all’obbligo vaccinale imposto per il lavoro e per gli over 50.
      Davvero una pagina che farà discutere anche sui libri di storia, sempre ammesso che la storia si studierà ancora.

  2. SEMY ha detto:

    Anche le nazioni che oggi sono “libere”, domani perderanno i loro diritti. E’ il Nuovo Ordine Mondiale, il Grande Reset!
    Oggi l’attenzione è su una “nuova emergenza”: il conflitto russo-ucraino, ora hanno un nuovo capro espiatorio per continuare nella demolizione dei diritti e l’attenzione della massa è focalizzata su quello.
    Siamo in guerra dal 2020 e V_V sa come lottare in questa guerra. E’ una lotta non violenta per diritti e libertà, senza ambizioni politiche: https://t.me/vvvvvinc/10063
    Fra l’altro, la politica, anche se fatta da brave persone, oggi non può tirarci fuori di qui. Sarebbe come voler giocare onestamente in una sala piena di bari. (Cit).

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