L’aggiornamento tematico del martedì: Rifiuti nucleari italiani, la Sogin verso il commissariamento
Al di là della storia scandalosa della gestione Sogin, ora addirittura commissariata dal ministro Cingolani (era ora), noi di SEquS facciamo notare che continuare a parlare di energia nucleare ancora oggi come opzione è semplicemente folle e irresponsabile, quando è certo che non vi sarà mai al mondo nessun sito sufficientemente sicuro per le insidiose e quasi eterne scorie atomiche, per la cui messa in sicurezza non vi è garanzia nemmeno in siti geologici.
Addirittura, nel caso italiano, le pericolosissime scorie radioattive sono state criminalmente stoccate temporaneamente in Piemonte, per 140 mila litri di rifiuti liquidi posti in serbatoi costruiti negli anni 60, e collocati a 30 metri dal fiume Dora Baltea e sopra la falda del Monferrato. Impossibile verificare lo stato di conservazione dei contenitori perché inavvicinabili a causa dell’alta radioattività.
Il futuro non passa certamente per l’energia nucleare, di qualunque forma essa sia, bensì attraverso una profonda revisione dei modelli economici, di produzioni e consumi, di politica industriale, di risparmio e parsimonia, in generale di semplificazione di tutto, in modo da decimare i bisogni e gli sprechi di energia.
(Commento di F. Cortesi)