SEquS condivide e appoggia l’appello presentato a Trento da membri della società civile per un cantiere di Pace

Per noi di SEquS, Sostenibilità, Equità, Solidarietà sono anche sinonimi di pace.

La pace è certamente una via più difficile della guerra, ma è oggi più che mai, nell’epoca delle guerre fatte con armi potenzialmente distruttive per tutto il globo, l’unica saggia via da perseguire se intendiamo dare un futuro all’umanità.

“Un futuro che è già incerto per effetto delle conseguenze che la crisi climatica del pianeta sta avendo sugli ecosistemi vitali per la sopravvivenza del genere umano. Una “terza guerra mondiale a pezzi” – come l’ha definita Papa Francesco – che produce cultura dell’esclusione e dello scarto. La stessa crisi pandemica che ha sin qui provocato la morte di oltre sei milioni di persone1 ci pone di fronte all’urgenza di cambiare i nostri stili di vita e in primo luogo il nostro rapporto con gli altri esseri viventi. Come se non bastasse, l’occupazione dell’Ucraina da parte del regime di Putin ci ha precipitati nella distruzione e nel dolore, in una nuova guerra che, con il coinvolgimento delle superpotenze, potrebbe diventare nucleare. Ovvero letale per tutta l’umanità.”

Occorre però andare poi oltre alla dicotomia guerra/pace: diventa ormai improcrastinabile un cambiamento profondo dei paradigmi che ci hanno portati sin qui, e riflettere sulle cause profonde che della sindemia che si è abbattuta sull’umità negli ultimi due anni, tra cui certamente l’aver dato troppo spazio ad un modello di sviluppo globalizzato. Dovremo ormai smontare e ridefinre tutto il sistema.

Segue l’appello per un cantiere di Pace.

https://www.michelenardelli.it/commenti.php?id=4767

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