Valutazione di indecenza ambientale” al posto della “valutazione di incidenza ambientale” in Veneto

La Commissione Europea in base alla “Direttiva Habitat” chiede al Governo nazionale (e non alla Regione Veneto) di non rilasciare alcun parere favorevole al completamento dell’opera in un Sito di Rete Natura 2000 senza prima aver effettuato l’obbligatoria “Valutazione di Incidenza Ambientale” (VINCA).

Sempre la Commissione Europea segnala l’incongruenza progettuale e idraulica dell’opera dovuta al restringimento dell’alveo della Piave determinato dalla costruzione delle Casse di espansione: un’opera che va contro il “processo di rinaturalizzazione” dei fiumi europei previsti dalla “Direttiva Europea Quadro sulle Acque” e che proprio per questa ragione non è inserita all’interno delle opere finanziabili con i fondi del PNRR e come questa “alterazione artificiale” dell’alveo possa innescare delle conseguenze idrogeologiche anche su altre parti del territorio attraversato dal fiume.

In base all’art. 117 della Costituzione sarebbe ora che lo Stato, che ha la “legislazione esclusiva” per la “tutela dell’ambiente e dell’ecosistema” (rafforzata dalla nuova versione dell’art.9), intervenisse su materie oggetto di “legislazione concorrente” come il “governo del territorio” quando questo si traduce, in nome dell’autonomia, in progetti folli come nel caso della Grave di Ciano (per non parlare della cementificazione, impermeabilizzazione, desertificazione ed erosione del suolo, del dissesto idrogeologico e di mille altre situazioni di malgoverno del territorio veneto). Spero che l’eventuale mancato rispetto delle prescrizioni della Commissione Europea non si risolva con il semplice pagamento di sanzioni a carico dello Stato come avviene per lo sforamento dei limiti all’esposizione della popolazione alle polveri sottili fissati dalle regole europee e non rispettati in ben sei città venete su 7 per tutto il decennio 2010-2019. Si tratta della bizzarra modalità di intendere l’autonomia: altero l’ambiente nella mia regione tanto eventualmente paga lo Stato “pantalon”.

Visto il pessimo e incauto modo di governare il territorio è da scongiurare qualsiasi tentativo di rafforzare un’autonomia che già oggi è pericolosa per il futuro dell’ambiente in questa Regione.

Dante Schiavon

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